Bruges-De Panne 2020, Yves Lampaert e la Deceuninck-QuickStep sono i maghi del vento – Tim Declercq completa la doppietta

Yves Lampaert vince la Bruges-De Panne 2020. Il corridore della Deceuninck-Quickstep è arrivato in solitaria sul traguardo, dopo essere andato via ad un gruppetto di otto uomini a sette chilometri dall’arrivo, con i suoi compagni di squadra (altri tre erano nel gruppo di testa) che hanno chiuso tutti gli attacchi. Tutti questi corridori facevano parte della fuga di ventiquattro uomini che si era formata nella fasi iniziali della corsa grazie al forte vento, che ha costretto anche gli organizzatori a tagliare parte del finale di percorso. Nulla da fare per Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix), caduto ai -15 dall’arrivo, e per Matteo Trentin (CCC), sesto e migliore degli italiani al traguardo.

Partenza subito a tutta, con la gara che presenta alte velocità e ventagli sin dai primi chilometri. Dopo una serie di attacchi e contrattacchi, si forma una corposa fuga di 24 corridori, con all’interno anche nomi importanti. Si tratta di Kasper Asgreen, Yves Lampaert, Florian Sénéchal, Tim Declercq e Bert Van Lerberghe (Deceuninck-Quickstep), Jempy Drucker (Bora-hansgrohe), Matteo Trentin e Guillaume Van Keirsbulck (CCC), John Degenkolb, Frederik Frison e Jasper De Buyst (Lotto Soudal), Max Walscheid (NTT Pro Cycling), Sven Erik Bystrom (UAE Team Emirates), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Chris Lawless (Ineos Grenadiers), Christophe Laporte (Cofidis), Tom Scully (EF Pro Cycling), Hugo Hofstetter (Israel Start-Up Nation), Mathieu Van der Poel, Tim Merlier, Alexander Krieger e Jonas Rickaert (Alpecin-Fenix), Benjamin Declercq (Arkea-Samsic) e Piotr Havik (Riwal Securitas).

Questi uomini però non riescono a guadagnare molto margine sul gruppo, che si è anche frazionato in due tronconi, mantenendo circa un minuto di vantaggio per molti chilometri e perdendo Frison per una caduta. Una volta giunti a metà gara, la prima parte del plotone dimezza lo svantaggio, avvicinandosi a 30 secondi, mentre la fuga perde anche Scully per una foratura. Il gruppo si avvicina sempre più alla testa della corsa, mentre la giuria decide di accorciare la gara di 25 chilometri a causa del forte vento. Ai -45 dall’arrivo, però, gli attaccanti tornano a guadagnare, con il vantaggio che sale a 50 secondi.

Il gruppo di testa però si spezza ai meno 34 a causa della caduta di Piotr Havik, lasciando in testa soltanto quindici uomini, che entrano nell’ultimo giro con un vantaggio di 1’30” sul gruppo e 43” sugli uomini che erano con loro prima della caduta di Havik. Durante la corsa però continuano i ventagli della Deceuninck-QuickStep in forte superiorità numerica e mentre comincia a piovere sulla corsa, Mathieu van der Poel cade finendo per i prati, ma si rialza fortunatamente senza conseguenze, se non l’abbandono della corsa.

Intanto però davanti restano soltanto in sette di cui quattro della Deceuninck-QuickStep, che come al solito gestisce alla grande le situazioni ventose, con la Alpecin-Fenix che è l’unica squadra ad avere più corridori grazie al ritorno di Jonas Rickaert al fianco di Tim Merlier. Si forma così un gruppo di otto uomini in testa quando mancano 10 chilometri all’arrivo.

Ai -7, però, Yves Lampaert attacca e fa subito il vuoto, con nessun’altro corridore che gli riesce rispondere immediatamente e i suoi tre compagni che vanno a chiudere ogni tentativo successivo. Mentre il belga si invola da solo verso il successo, Tim Declercq stacca tutti gli altri sul rettilineo dell’arrivo per completare la doppietta Deceuninck davanti a Tim Merlier.

Risultato Bruges-De Panne 2020

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